La Corte dei conti è sempre meno ascoltata dal Parlamento (che dovrebbe essere il suo interlocutore istituzionale) e sempre più malvista dalle pubbliche amministrazioni (al servizio delle quali dovrebbe lavorare). Rischia dunque di perdersi in meandri da cui si finisce cancellati. Si tratta della conclusione di una vicenda lunga mezzoContinue Reading

Ho scritto, nell’articolo sul Sole-24 Ore di lunedì 13 novembre 2000 che «il Governo teme di non riuscire a rispettare il termine di fine anno» e ha «messo le mani avanti» con una apposita norma della Finanziaria. Il ministro Bassanini scrive che la norma è prevista per il «caso (che)Continue Reading

A guardare il lavoro svolto, si può essere soddisfatti. Ma, se molto è stato fatto, molto di ciò che è scritto in leggi è rimasto inattuato; molto di ciò che è stato attuato è andato per il verso sbagliato; e molto resta ancora da fare. In primo luogo, molto diContinue Reading

A un triennio circa dall’inizio della legislatura, a che punto siamo con la riforma della pubblica amministrazione? Traccerò un bilancio diviso in tre parti, dedicate al disegno delle riforme tentate, al fallimento della loro realizzazione e alla controriforma trionfante. Le riforme pianificate dal governo Prodi miravano a tre obiettivi: decentramento,Continue Reading

SACROSANTA la sentenza numero 1 del 1999, con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime norme che, mediante il sotterfugio del cosiddetto concorso interno, prevedevano un “globale scivolamento verso l’alto di quasi tutto il personale dell’amministrazione finanziaria”. La Consulta, ribadendo un orientamento già fissato da una decina di sentenze,Continue Reading

Lo Stato non sa reclutare i suoi dipendenti. Quando adopera procedure selettive, non riesce a gestirle in modo efficiente. Per rimediare, ricorre ad altre procedure, che confliggono, però, sia con l’esigenza di eguaglianza, sia con quella di efficienza. Per cui i due mali si rincorrono, producendo un circolo vizioso. EsaminiamoloContinue Reading

È in corso un braccio di ferro tra alta dirigenza e sindacati confederali. Oggetto del contendere è la disciplina della posizione degli alti dirigenti. Questi ultimi sostengono che il loro status, la loro carriera, il loro trattamento economico non possono essere regolati con contratto collettivo stipulato da sindacati e AgenziaContinue Reading

“Il Consiglio di Stato sta in un rapporto storico di continuità con un istituto col quale sta in antitesi per quanto riguarda la reciproca loro natura e portata”. In questa frase, scritta dal padre fondatore del diritto pubblico italiano, Vittorio Emanuele Orlando, trent’anni dopo l’unificazione e due dopo la costituzioneContinue Reading